Prendendo spunto dall’articolo Pubblicato su Ansa.it
“A New York Sandy “lascia” qualcosa di buono. E’ stato inaugurato un nuovo parco giochi per bambini, costruito con i tronchi degli alberi crollati per colpa dell’uragano che un anno fa ha devastato la costa orientale degli Stati Uniti. Durante la tempesta migliaia di alberi sono caduti nella sola area di New York provocando numerosi danni e distruzioni. Alcuni di essi sono stati utilizzati come materiale da costruzione, ma – come riporta Live Science – la stragrande maggioranza è stata triturata nel tentativo di accelerare il processo di pulitura (costato oltre 12 milioni di dollari) ed evitare la diffusione di insetti invasivi. Tuttavia alcuni progetti selezionati sono riusciti a creare qualcosa di nuovo utilizzando i “relitti” della tempesta. Tra questi, il nuovo parco giochi “Zucker Natural Exploration Area” realizzato all’interno del Prospect Park a Brooklyn, che è stato inaugurato all’inizio del mese. Nell’area per bambini, costruita utilizzando una piccola parte dei 500 alberi caduti nel parco durante Sandy, i più piccoli si possono divertire sedendosi sui tronchi scavati dai grandi ceppi, visitando le gallerie plasmate all’interno degli alberi abbattuti o arrampicandosi nel “nido di legno”.”
Demetra da anni sta portando avanti questo tipo di iniziativa, gli alberi caduti possono continuare a vivere in altri modi basta solo un po’ di fantasia e la volontà degli Amministratori Pubblici di fare qualcosa di nuovo.
Vi segnaliamo un esempio di un articolato percorso di compensazione ambientale, ornamentale e simbolica eseguito con successo in Italia a Salerno.
Direzione Lavori: Biagio Scanniello
Ideazione, progettazione esecutiva, realizzazione dell’opera a cura di Demetra Società Cooperativa Sociale Onlus.
Studio di fattibilità e contestualizzazione del progetto: Studio Actaa – Salerno
L’intervento di riassetto urbanistico e di riqualificazione dell’area occidentale della città di Salerno, ha tenuto conto anche del segno culturale ed emotivo legato alla rimozione dei cinque platani comuni (nome scientifico: Platanus acerifolia L.) una volta radicati in Via Alvarez.
Gli esemplari, ormai senescenti, con alcuni di loro che presentavano gravi alterazioni patologiche e, quindi, dell’equilibrio vegetativo e statico, verosimilmente, non avrebbero, sopportato il trapianto in un altro sito.
Dunque, a fronte dell’impegno a reintegrarne la capacità biologica
con nuove essenze, si è ritenuto che gli alberi potessero essere recuperati sia come materiale che come elementi simbolici, nell’ottica di un avanzato piano di compensazione ambientale, reso possibile anche grazie alla impostazione già presente nel Comune di Salerno, attraverso il “Regolamento per la tutela delle alberature e degli spazi a verde”(anno 2001) redatto dal Responsabile dell’UOC – VERDE PUBBLICO Biagio Scanniello, nella circostanza di questo progetto anche R.U.P., e dai collaboratori dell’Ufficio.
Il valore degli alberi stimato come riferimento ambientale e culturale, rappresenta un precedente importante nel rapporto tra la città, le sue risorse ornamentali e la collettività
Trasferiti presso il Parco del Mercatello, gli alberi hanno acquistato forma artistica e connotati estetici unici, divenendo stimolo originale per la fantasia dei più piccoli, la riflessione degli adulti.

L’opera, attraverso fasi creative successive nel luglio del 2011, ha assunto il suo aspetto definitivo.
Tre di questi esemplari sono stati capovolti, le branche che dapprima si portavano verso il cielo, sono divenute sostegno di una robusta struttura la cui funzione, di riparo e di riposo, ha una soggettiva interpretazione, rimessa alla valutazione degli osservatori.
Gli altri due esemplari, riportano sagome ancestrali, avvicinano ai sensi quanto viene anticipato dalle emozioni spontanee.
L’albero, come materiale e significato allegorico, non ha perduto il suo ruolo, ma è stato trasformato risultando comunque capace di offrire spunto a momenti di socializzazione, di gioco e alla possibilità di sperimentare nuove sensazioni, richiamandosi agli aspetti più significativi del percorso, a tratti controverso, che ha portato l’Amministrazione a tale scelta, unica nel suo genere in Italia.
In definitiva i Platani sono divenuti anche elemento di cultura e testimonianza di una Città che si rinnova e cambia, ma che non rinuncia alla sua memoria, seppure in una forma rielaborata.

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